De historia stirpium

 

 

 

n esemplare originale, stampato a Basilea nel 1542, è gelosamente conservato presso la Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum. 
L'opera, in lingua latina, costituita di 898 pagine comprendenti 517 tavole xilografiche a colori, è corredata di un esauriente fascicolo introduttivo sulla biografia dell'autore e sugli aspetti tecnico-artistici della stampa e della colorazione, redatto a cura di Duilio Contin e Alessandro Menghini. 

L'accurata riproduzione anastatica ripropone fedelmente anche le imperfezioni e i restauri dell'originale; identica è la misura in folio (23 x 35 cm); la carta utilizzata è una vergata tipo corollabook premium white. La pregevole copertina è in similpelle bordeaux, con sette nervi di rinforzo nel dorso e, nei piatti, rilievi a secco con i ritratti di L. Fuchs e dei suoi collaboratori. 
Il volume è presentato in un elegante cofanetto.



L'erbario è uno straordinario documento scientifico e un capolavoro artistico che ha sempre affascinato gli appassionati di botanica medicinale e gli storici dell'arte.
La descrizione delle 343 piante è condotta con nuovi criteri scientifici, che specificano nomenclature, aspetto morfologico, luogo di crescita, ma soprattutto le vires, le "virtù curative", con riferimento anche ai classici Galeno e Ippocrate. Seguono un ampio glossario, un indice analitico in greco, latino, tedesco e l'elencazione di una serie di voci di spezieria.



Ad aumentare il rigore e il valore scientifico-documentario del testo, concorrono le 517 splendide tavole xilografiche, colorate ad acquerello. Esse segnano un importante passo in avanti nella fitografia e sono il frutto della stretta collaborazione tra gli artisti e l'Autore che, per onorarli, volle i loro ritratti nel frontespizio dell'opera, accanto al proprio. È grazie ai pittori e all'incisore, infatti, che l'opera contiene immagini di fiori e piante mai prima raffigurate in maniera così realistica. Viene privilegiato, per la prima volta, l'aspetto generale della pianta con radici, steli, foglie, fiori e frutti al fine di permettere una più sicura identificazione. L'opera, tradotta in diverse lingue, è stata uno dei testi di riferimento per la botanica del Cinquecento.

 

 

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