Questo elegante manoscritto, scritto in gotica testuale e databile alla seconda metà del XV secolo, è uno dei pochi esemplari di libri d’Ore arrivati ai giorni nostri integri per numero e disposizione delle pagine. Il codice venne acquisito per la Biblioteca dell’Archivio regio solo nel 1764 da Carlo Emanuele III, al quale lo aveva procurato un canonico della Chiesa collegiale di Saint Joire in Savoia.
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ll miniatore che decora tutte le pagine è della seconda metà del Quattrocento e si può ricondurre alla scuola fiamminga del maestro Willelm Vrelant.
Tipiche di queste miniatore sono le cornici con decorazioni ricche d’oro e piene, basate su complessi intrecci di rami, foglie e fiori, disposte lungo i bordi. I colori sono brillanti e vivaci, impreziositi dall’oro, e non mancano di decorare anche i capolettera di varie dimensioni.
Nell’illustrazione di questo splendido manoscritto si contanto ben 172 iniziali decorate in inchiostro rosso e blu, 13 lettere iniziali miniate e ben 13 miniature a tutta pagina.
L’edizione in facsimile, in soli 299 esemplari numerati e certificati, riproduce fedelmente le pagine riccamente miniate e dorate del Libro d’Ore.
La copertina è in cuoio ovino, con uno stemma impresso in oro
a caldo su fronte e retro.