Un vol. di fac-simile di 280 « 215 mm. (esterno: 300 « 225 ca. ), di carte 834 + 1 (= 1670 pagine), rilegato in velluto di seta rosso montato su tavolette lignee; cucitura a mano su cinque spaghi, con indorsatura a tondo e creazione di due capitelli; tagli in oro, con bulinatura eseguita manualmente a piccoli ferri; applicazione ai due piatti di fregi dorati, rigorosamente conformi agli originali, cui sono fissate cinghiette in cuoio rivestite in velluto per il serraggio del volume; guardie e controguardie in tessuto (secc. XV-XVI).
Presentazione in custodia idonea a valorizzare il pregio del manufatto, con unita una fascia d’appoggio per l’apertura. Il facsimile è corredato di un volume bilingue, italiano e inglese, che offre una essenziale ma non cursoria informazione storica sul codice, con illustrazione analitica delle 120 tavole miniate a piena pagina.
Tiratura mondiale di 750 esemplari numerati da 1 a 750, piú 80 fuori commercio, riservati agli Enti promotori, distinti con numerazione romana, da I a LXXX.
Storia d’Europa e del Mediterraneo è un’opera di vastissimo impianto, unica nel suo genere, che risponde alla necessità di ripensare le radici della nostra civiltà per affrontare le sfide del nuovo millennio. Un orizzonte cronologico che va dalla prima comparsa della vita umana fino all’odierna globalizzazione; ma soprattutto, e per la prima volta, un quadro geografico che rinnova l’idea di Europa, aprendola a quel mondo mediterraneo che è sempre vissuto in feconda simbiosi col continente europeo.
Nei quindici volumi della Storia d’Europa e del Mediterraneo confluiscono le migliori energie di una storiografia italiana che con quest’opera rivendica a pieno titolo il suo posto nel panorama della storiografia mondiale. I circa trecento autori che hanno collaborato alla realizzazione comprendono i maggiori specialisti italiani e internazionali, molti dei quali provenienti dal versante meridionale del bacino mediterraneo: una collaborazione che garantisce all’opera un’apertura di orizzonte senza precedenti. Uno strumento di lavoro indispensabile per dipanare la fitta rete di interazioni e la molteplicità di esperienze politiche ed economiche, culturali e religiose che hanno dato origine all’intricato mondo d’oggi.
Federico Zúccari (Sant’Angelo in Vado 1540 - Ancona 1609) visse e operò in Italia centro-settentrionale e in alcuni paesi europei: Spagna, Olanda, Francia e Inghilterra. L’opera qui presentata, considerata «la maggiore e piú interessante illustrazione dantesca che l’Italia abbia mai prodotto» (Corrado Ricci), fu realizzata in Spagna tra il 1585 e il 1588. Gli 88 disegni, con alcune tra le piú spettacolari scene del capolavoro dantesco (a matita nera e rossa per l’Inferno e il Paradiso, a penna e bistro nero per il Purgatorio), che costituiscono questa raccolta passarono per le mani degli Orsini e dei Medici prima di essere consegnati definitivamente alla Galleria degli Uffizi, dove oggi sono custoditi. Le magnifiche illustrazioni delle scene dantesche, con architetture fantastiche e tratti notevoli – che vanno dal cupo segno infernale, all’evanescente del Paradiso – sono originali interpretazioni del testo, frutto dell’intensa attività di approfondimento culturale e di frequentazione di Zúccari con i massimi letterati e pensatori fiorentini. Il fac-simile, del tutto conforme all’originale, è il secondo prodotto dalla Salerno Editrice per l’«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi – Serie Commenti illustrati», dopo il Codice Filippino della ‘Divina Commedia’ di Dante, anch’esso a tiratura limitata e oggi quasi esaurito.
Il Medioevo leggeva la natura, com'è noto, come una specie di libro attraverso il quale Dio parlava agli uomini: di qui la produzione di bestiari; erbari; lapidari, dedicati alla descrizione spesso anche figurativa, rispettivamente, di animali, erbe e piante, pitre, investigati come parole del messaggio divino. Tra i molti, uno dei più preziosi esempi di questo tipo di codici è il Bestiario di Peterborough, prodotto in un'abbazia dell'Inghilterra orientale intorno all'anno 1300 con il contributo di artisti estremamente competenti nel campo dell'arte figurativa e della fisiologia (oggi ms 53 presso la Parker Library del Corpus Christi College di Cambridge). Cani, cavalli, scimmie, leoni, elefanti, cervi, sirene, la leggendaria fenice e altri animali reali e immaginari sono rappresentati con tratti suggestivi nelle centinaia di figure, spesso raffigurate su sfondo d'oro, che ornano copiosamente le apgine del manoscritto. La sua riproduzione in fac-simile porta per la prima volta sotto gli occhi del grande pubblico un documento straordinario di questa preziosissima produzione libraria medievale, con l'ausilio di un Commentario che offre anche la trascrizione e la traduzione italiana del celebre testo letterario (Phisiologus, Il Fisiologo) cui le miniature si accompagnano.
Nell’occorrenza dei centenari danteschi e del Centenario della sua fondazione, la Casa di Dante in Roma con la Salerno Editrice, ha promosso la riproduzione in Facsimile fedelissima all’originale della più preziosa e straordinaria testimonianza oggi conservata del poema dantesco: LA COMMEDIA L’incunabolo veneziano del 1491 in un esemplare unico al mondo, corredato di un fitto apparato di postille manoscritte, che integrano le note di Cristoforo Landino, e di uno strepitoso commento figurativo che si estende per oltre 400 pagine in tutti gli spazi bianchi.
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Un volume facsimile di mm. 340 x 225 ca., cc. 325, (= pp.650) rilegato a mano in piena pelle, con capitelli e tagli in colore, fregi e incisioni in oro e a secco sul dorso conformi all’originale; in custodia con corredo di Commentario.